Io ho avuto la fortuna (o sfortuna) di nascere a Roma (proprio città). E' una bella città, ma c'è troppa gente, si esce nevrotici per qualsiasi cosa e si vive in modo frenetico, anormale e distruttivo la singola giornata. E' un pochino una tortura, ti cito un esempio.. tu quanto stai per ritirare una raccomandata alle poste? 10 minuti? Bene a Roma serve tutta una mattina o tutto un pomeriggio, il postino fa il giro ed evita di portarla su per far presto e quindi andiamo alle poste praticamente sempre. Tu immagina a stare una mattina intera per ritirare una lettera, con 300 persone in un ufficio, i cassieri che se ne fregano, arroganti, maleducati.
Bene. Dirai fosse così solo con le poste.. no! E' così alle poste, così in banca, così nei negozi, così ai semafori, così con il parcheggio, così all'ospedale, così in qualsiasi ufficio. Una tragedia, un'agonia. Una sofferenza.
Certo la mentalità di un paese di 4000 persone è quasi stucchevole, sono il primo a non sopportarla e a non sopportare quelli di paese. Però a Roma non c'è da sperare siano più aperti. L'unica cosa è che sono più arroganti, più meschini, più fastidosi e saccenti. Si convincono di essere dei fini intellettuali e magari valgono 1/10 di ciò che dimostrano
Almeno in paese c'è chi vale 8 e si mischia tra gli 1
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Poi è una vita più rilassata, insomma vi vivete il tutto con più calma. Questo lo dico per dirti che Roma è bella, comoda, grande e ha di tutto (io personalmente non posso fare a meno della "grande città") però non necessariamente è meglio, tutt'altro!
Quanto a popolo, a Roma sono come le pecore.. dimenticati di trovare gente con mentalità aperte in temi come l'omosessualità. Sono ipocriti e "lancillotteschi" nel senso che se dici frocio al gay ti arrivano tutti contro. Come il gay si gira diventa "ma il frocio ndo sta?" e te lo dico perché nel mio liceo ci stava un gay apertamente dichiarato. Episodi omologhi li ho visti in altre due occasioni quando un ebreo ha picchiato uno perché questo ha disegnato la svastica (e tutti erano dalla parte dell'ebreo, come se lui avesse sofferto chissà quali pene) ma quando se ne andava, tutti pronti a dire "ebreo merda, a me gli ebrei fanno schifo" e frasi simili. Poi ci furono episodi dove un tipo random dava della puttana a qualcuna e anche in questo caso ho visto i tanti lancillotti pronti a prendere le difese della damigella (una cafona che non userei neanche come straccio) per poi, una volta uscita, cominciare a dire che era una zoccola e i tanti coloriti appellattivi tipici
Anche in questo caso ho sfruttato l'esempio per sottolineare quanto la gente sia ipocrita, la mentalità italiana chiusa e il modo di fare vile e meschino.
Non si tratta di evolversi, si tratta di liberarsi dalle catene che la società ti appone ora su ora e cominciare a ragionare di testa propria e non col tubo catodico che ormai è sì sparito dalle TV, ma è anche apparso al posto di molti cervelli
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In conclusione possiamo dire che il tubo catodico c'è sempre, si è solo spostato